La pandemia ha introdotto nella scuola elementi assolutamente inaspettati: un’accelerata innovazione digitale che ha innalzato rapidamente le competenze di docenti e alunni e ha creato apprezzate e inclusive opportunità formative a distanza; la riscoperta della sua centralità, rendendola oggetto di insolita attenzione pubblica dal momento della sua sospensione; l’aspettativa delle famiglie che essa sappia raggiungere gli alunni anche a casa attraverso una didattica digitale integrata, rivolta anche al singolo; la necessità di riappropriarsi di gesti di prossimità e di esperienze socializzanti. E’ evidente che, al termine di questa fase, la scuola non potrà tornare ad essere quella che era, ma dovrà piuttosto essere in grado sia di recuperaretutti gli elementi di valore momentaneamente sospesi, sia di accogliere tutte le positive novità che il nuovo scenario ha introdotto. In questo nuovo scenario abbiamo descritto e ridefinito la nostra vision.
Vogliamo essere un’officina stimolante dove fare insieme esperienza di cultura e relazioni, in cui ciascuno può crescere sentendosi accolto e valorizzato.
Essa definisce la nostra scuola come un luogo di operatività e costruzione condivisa di saperi (officina) che sappia coinvolgere attivamente gli alunni e i docenti aprendo loro prospettive non note (stimolante), in cui la crescita culturale e le relazioni derivano da esperienza diretta e sono agite da tutti i componenti della comunità scolastica (esperienza di cultura e relazioni) che in questo modo possono tutti, senza nessuno escluso (ciascuno), fare di più e meglio (crescere) grazie al rispetto che avvertono per come sono e al valore che si dà loro per quello che sanno e sanno fare (sentendosi accolto e valorizzato). Sostengono la realizzazione di questa vision i seguenti punti chiave.
- La didattica che cambia
Si è affermata una nuova gerarchia globale delle conoscenze che mette al primo posto il metodo, cioè la competenza dell’imparare ad imparare, necessaria ad un long life learning come quello che ci viene richiesto; al secondo posto hard e soft skills compenetrate tra loro. La ricerca attuale rivela infatti che le soft/non cognitive skills influenzano le hard/cognitive skills, come pure i risultati di apprendimento e la positiva conclusione degli studi. Anche le soft skills si possono insegnare strutturandole in un curricolo e tramite progetti, con obiettivi progressivi e risultati rilevabili. E’ fondamentale inoltre creare rapporti e nessi tra discipline, evitando la frammentazione dei saperi attraverso progettazioni trasversali. L’esiguità numerica di alcuni plessi e l’esistenza di pluriclassi andrà compensata con l’utilizzo di classi aperte come prassi capace di liberare risorse orarie da impiegare utilmente per azioni di recupero o potenziamento, compensando così la diminuzione di posti in organico, e capace di offrire a gruppi molto esigui di alunni stimoli ulteriori che nascano da un confronto più ampio.
- Gli spazi che si moltiplicano
Attraverso un censimento complessivo degli spazi non d’aula presenti nei 12 plessi sarà pianificata la progettazione di ulteriori e necessari ambienti di apprendimento con definizione di cronoprogramma, risorse e attori, per avere in ciascun plesso:
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- all’interno, ambienti per fare, creare e costruire o per ascoltare, leggere, discutere e incontrarsi
- all’esterno, spazi per esplorare e osservare, aule all’aperto, arredi per la condivisione di attività così come indicati da I.N.D.I.R.E. negli esiti delle ricerche sulla scuola del terzo millennio
- Il tempo che si dilata
In ragione dell’assenza di tempo pieno alla scuola primaria e di tempo prolungato alla scuola secondaria l’istituto si impegna a promuovere un’offerta pomeridiana ricca per entrambi gli ordini e strutturata nel progetto complessivo La scuola oltre la scuola. Per la formulazione delle proposte annuali si terrà conto delle risorse specifiche acquisite tramite bandi o progetti PON, dando comunque continuità a quelle esigenze fortemente espresse da alunni e famiglie e rilevate anche tramite i loro questionari di valutazione finale: il potenziamento della lingua inglese e di altre lingue comunitarie, l’espressività artistica, la cultura musicale, la pratica sportiva, l’educazione alla lettura e alla scrittura e l’educazione al digitale e discipline S.T.E.M. Queste attività opzionali proposte dalla scuola, andranno affiancate e completate anche da ulteriori attività proposte dagli enti locali attraverso accordi e sinergie capaci di sostenere sia i bisogni formativi che le necessità delle famiglie. Un’attenzione peculiare va riservata ad attività per le bambine e le ragazze che mirino al superamento del gap di genere rispetto all’occupabilità delle donne o ai ruoli di rappresentanza.
- Le alunne e gli alunni che contano
Se agli alunni sono riservati spazi di ascolto per la trasformazione del contesto scolastico che abitano, certamente ne condividono l’appartenenza e ne diventano più responsabili. Occorre pertanto prevedere ruoli di rappresentanza già a partire dal primo ciclo, capaci di educare ai processi democratici e di determinarne, in prospettiva, l’innalzamento qualitativo. Anche la dimensione dell’opzionalità, attivata in occasioni concrete anche all’interno dell’orario scolastico, in cui poter scegliere un’attività o un percorso, genera in loro coinvolgimento, interesse autentico e dunque maggior apprendimento. Il coinvolgimento degli alunni in processi di valutazione e di autovalutazione sa educarli al pensiero critico e alla capacità di argomentare correttamente una scelta e rientra in quella più ampia valorizzazione di ciascuno contenuta nella vision di istituto. L’adesione dell’istituto alla rete di Scuole che promuovono salute conferma l’attenzione e l’intenzione di declinare nel nostro curriculum formativo il tema della promozione della salute in senso olistico e di individuare azioni volte a modificare il contesto, scolastico e comunitario, per renderlo ad essa più favorevole, sostenendo la pratica sportiva e il movimento, contrastando bullismo e cyberbullismo attraverso la stesura di un Piano annuale di azioni, ampliando progressivamente il percorso di orientamento proposto, offrendo supporto psicologico tramite sportelli e percorsi a platee definite.
- Non uno di meno
Il nuovo concetto di inclusione come insegnamento per tutte le differenze implica: l’adozione di strumenti -la ricerca e l’impiego di risorse – la definizione e il monitoraggio di azioni sia per includere bisogni che per valorizzare talenti. Il Piano Annuale di Inclusione è il documento di riferimento per la realizzazione di azioni destinate a tutti gli alunni con Bisogni educativi speciali, coordinate dalla Funzione Strumentale per l’Inclusione e dal Referente per alunni con DSA, stranieri e adottati. L’adesione dell’Istituto alla Rete Idda consentirà di ottenere informazioni e consulenza specifica per gli alunni con DSA e supporto e indicazioni per alunni ad alto potenziale, dei quali va previsto il monitoraggio costante e la predisposizione di un Modello di Piano Didattico Personalizzato specifico. Il coinvolgimento del Gruppo di Lavoro sull’Inclusione potrà favorire l’eventuale creazione di una rete di contatti tra le famiglie di alunni con BES dell’istituto. Il coinvolgimento di risorse professionali e di competenze presenti nelle famiglie o nelle comunità territoriali favorirà una maggior personalizzazione della didattica, utile alla valorizzazione di tutte le differenze presenti negli alunni.
- La scuola che esce e il mondo che entra
E’ emerso come bisogno formativo imprescindibile per gli alunni e le famiglie, individuare luoghi, esperienze e persone esterne alla scuola per arricchirne il curricolo. Andrà quindi pianificato l’utilizzo di spazi alternativi all’aula e presenti nei nostri territori in cui realizzare esperienze di apprendimento: ambienti naturali, musei, biblioteche, castelli, chiese, archivi, laboratori artigianali e aziende, costituiranno occasioni per esperienze formative autentiche e azioni di service learning concordate e realizzate con associazioni del terzo settore. L’individuazione del progetto triennale comune di Istituto “I care- Mi prendo cura di me, degli altri, del mondo, consentirà di offrire agli alunni esperienze più omogenee e ai docenti di confrontarsi sugli esiti, delineando progressivamente un curricolo verticale di esperienze. Altrettanto rilevante, per superare i confini di territori caratterizzati da isolamento, è la cura costante della dimensione europea grazie alla conclusione dei progetti Erasmus+ KA1 e KA 229 che hanno dato la spinta per l’accreditamento del nuovo progetto KA 120 destinato a consentire la mobilità gratuita degli alunni che già nel corrente anno scolastico hanno avuto la possibilità di sperimentarsi in termini di autonomia e competenze linguistiche con mobilità di breve periodo in alcuni paesi dell’U.E. Il confronto con altre realtà scolastiche permette uno scambio produttivo che stimola il senso critico e rende i nostri alunni non solo cittadini di una piccola comunità verso cui possono vivere un forte senso di appartenenza, ma cittadini di una realtà più grande chiamata Europa con i cui membri possono nutrire complicità condividendo stimoli ed idee o confrontare diversità in ottica di accettazione e rispetto . Lo sviluppo di una rete di contatti tramite la piattaforma E- twinning per la condivisione di progetti a distanza e la preparazione di scambi tra paesi, il potenziamento delle competenze nelle lingue straniere di tutto il personale e degli studenti attraverso corsi, camp e stage, costituiranno le azioni preparatorie per la piena attuazione di questa apertura all’Europa. A sostegno del processo avviato e in continuità con il triennio precedente è importante nella nuova triennalità consolidare le seguenti azioni:
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- costruzione di un’identità condivisa e unitaria come risposta alla peculiare struttura dell’istituto che rende costantemente necessario incrementare prassi e procedure unitarie e fornire risposte analoghe ai bisogni e alle richieste dell’utenza
- comunicazione interna efficace e misurata con ulteriore riduzione del flusso grazie a selezione dei destinatari e rispetto del diritto alla disconnessione in determinate fasce orarie
- comunicazione esterna efficace e chiara con costante utilizzo di bacheca per le famiglie, sito e social d’istituto per tutti gli stakeholders
- digitalizzazione e dematerializzazione dei processi degli uffici con utilizzo esclusivo di modulistica digitale reperibile sul sito per personale interno e famiglie e conseguente invio da remoto
- sostenibilità ambientale e sociale come convinto contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’O.N.U. da attuare mediante percorsi di formazione e informazione, azioni individuali e di scuola.